Casate Calabresi

ELENCO GENERALE
DELLE
CASATE CALABRESI
FORMALMENTE RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO


(famiglie nobili calabresi i cui titoli nobiliari e predicati feudali siano stati formalmente riconosciuti dal Regno d'Italia, nonchè dall'attuale Repubblica Italiana, quest'ultima ai sensi del secondo comma della quattordicesima disposizione transitoria e finale della costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del cognome sulla carta di identità).



ELENCO



GRANITO


Titoli: principe di Belmonte, duca di Acerenza, marchese di Galatone, e di Castellabate, conte di Copertino, Grande di Spagna, patrizio di Salerno.

Dimora: Napoli, Salerno.

Motto: “Rumpar non flectar”

Originaria di Salerno. Nota dal XIV secolo in persona di RICCARDO giudice di Salerno, con  il casato iscritto nel seggio di Campo in detta citt, ed in Lucera con ANTONIO  nel 1535; PARIDE ottenne il feudo di Castellabate nel 1733 e con privilegio del 29 novembre 1745 il titolo di marchese su tale possedimento, successero a lui LUIGI ed ANGELO iscritti nel registro delle Piazze Chiuse del Regno; GIOACCHINO consigliere del Sacro Regio Consiglio, vicepresidente della suprema Corte di Giustizia nel 1815; ANGELO sopraintendente generale degli Archivi del Regno, presidente della Commissione per i Titoli di Nobiltà, autore di una monografia sulla Congiura del Principe di Macchia. I titoli riferiti furono tutti riconosciuti, per successione della famiglia Pignatelli, con RR. LL. PP. (regie lett

Iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano anno 1922.

ARMA: troncato d’azzurro e oro, 1° al leone nascente linguato di rosso, 2° a sei punte.






Ritratto del Cardinale Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte






Castellabate, palazzo Granito Pignatelli di Belmonte





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